Ariston men hydor (l’acqua è la cosa migliore) – esordisce Francesco Bergamini, classe IV LI, commentando l’esperienza dello stage del Liceo Internazionale a Bath, rinomata località termale della contea del Somerset, Regno Unito.
L’aforisma del poeta greco Pindaro è il motto della città, celebre per i complessi termali di età romana, il centro storico in stile georgiano, l’imponente cattedrale normanna e le eleganti architetture del Royal Crescent e del vicino Circus, strutture residenziali di ispirazione palladiana. Dopo una prima giornata alla scoperta dei monumenti della città, per la classe quarta e per le due classi terze del Liceo Internazionale è iniziato il fitto programma in preparazione alle prove IGCSE (international general certificate of secondary education) di Maths, English as a Second Language, Chemistry e Computer Science, che gli studenti affronteranno nel corso dei prossimi mesi.
“Grazie al supporto di docenti madrelingua specializzati nelle singole discipline oggetto d’esame, -continua Francesco- abbiamo svolto stimolanti esercizi, lavori di gruppo, esperienze di peer teaching e di cooperative learning per perfezionare la nostra preparazione e allenare le competenze in previsione delle prove Cambridge. Ma lo sguardo è stato rivolto anche al mondo accademico: i nostri tutor ci hanno guidato in un intenso orientation tour della University of Bath, che ci colloca al settimo posto del ranking nazionale dei migliori atenei secondo “Guardian University Guide”.
Il potenziamento tecnico-scientifico è proseguito nella splendida cornice dei Royal Kew Gardens di Londra e di Wakehurst, nei cui caveau sono custoditi i semi di ogni specie vegetale presente sulla terra: “è stato sorprendete -commenta Christian Rossi- sollevare un seme delle dimensioni di un forno a microonde e apprenderne l’altissimo valore economico (e assicurativo). Dopo un’interessante visita guidata alle serre ci siamo cimentati con un laboratorio di morfologia cellulare: l’aspetto operativo della biologia, infatti, è oggetto della terza (temutissima) prova dell’esame Cambridge di Biology. Immancabile infine un’intera giornata dedicata alla scoperta di Salisbury e alla storia della prima costituzione del mondo occidentale: la Magna Charta del 1215, di cui è custodita una preziosa copia all’interno della cattedrale. Ultima tappa dell’itinerario il sito neolitico di Stonehenge, che abbiamo potuto fotografare alla luce calda del tramonto”.
“E’ stata un’esperienza altamente formativa, divertente e giustamente stancante, che ci ha permesso di coniugare l’approfondimento delle discipline Cambridge, alla storia e alla scoperta di bellezze artistiche- conclude Pietro Cavallotto – Un aspetto particolarmente interessante non solo sotto il profilo del potenziamento linguistico, ma anche culturale e umano, è stato il rapporto con i nostri ospiti, con i quali abbiamo condiviso lunghe chiacchierate serali che ci hanno permesso di comprendere a pieno la vita in un altro paese”.