Particle Therapy Masterclass

Particle Therapy Masterclass

Una giornata da ‘fisici-medici’ per Lisa Guarnero, Greta Sbarato, Rebecca Cavaliere ed Elena Davite delle classi IV e V del Liceo Internazionale, che lo scorso 31 marzo hanno preso parte alla “Particle Therapy Masterclass” presso la sede novarese dell’Università del Piemonte Orientale di Novara. L’attività, aperta agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, ha visto come relatori i proff. Marta Ruspa e Daniele Panzieri, docenti universitari di Fisica delle Particelle e ricercatori del CERN.

“Tema della masterclass -spiegano Lisa e Greta- l’utilizzo della fisica applicata in campo medico, nello specifico nella radioterapia. Come introduzione all’attività abbiamo seguito due seminari: nel primo ci sono stati spiegati i principi della fisica particellare; nel secondo, invece, è intervenuto il fisico-medico Luca Vigna, che ha condiviso le proprie esperienze in reparto e ci ha illustrato l’applicazione pratica delle nozioni introdotte precedentemente. I relatori, quindi, ci hanno fornito un’occasione pressoché unica: siamo state infatti guidate, attraverso l’utilizzo di un software ospedaliero, nella programmazione di interventi radioterapici: lo scopo della nostra ricerca era l’individuazione della terapia migliore per colpire le cellule tumorali senza compromettere le cellule sane dell’organismo. Nello specifico, abbiamo provato a colpire un tumore vertebrale individuando la dose più efficace di fotoni, protoni o ioni carbonio a cui sottoporre il paziente, assicurando la salvaguardia del midollo osseo e dei tessuti adiacenti”.

Al termine dell’attività le studentesse hanno partecipato a una video conferenza con l’INFN di Torino (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e il CERN di Ginevra, dove hanno potuto presentare i risultati ottenuti, confrontandosi con altre università italiane ed europee che hanno svolto un percorso simile.

“Il progetto permette un significativo approfondimento dei contenuti previsti della programmazione e presenta un respiro altamente interdisciplinare che ben si coniuga con l’approccio applicativo del corso di scienze applicate e del curricolo del liceo internazionale -commentano le prof.ssa Alessia Balanzino e Marta Coppo, referenti per i rapporti con il dipartimento di Fisica dell’UPO- Particolarmente significativi, inoltre, i risvolti che permettono di collegare la fisica applicata ai moduli del liceo biomedico, il nuovo corso che a partire dallo scorso mese di settembre vede la partecipazione di numerosissimi studenti liceali interessati sia alle professioni sanitarie, sia alle biotecnologie, all’ingegneria biomedica e alla fisica applicata”.