Il giorno 20 ottobre a Cinelandia di Casale dalle 10.00 alle 12.00 alcune classi del “Sobrero” hanno assistito ad un evento insolito, anche nella modalità di trasmissione: una videoconferenza  in diretta satellitare da Milano con il collegamento di 36 città e ben 255 scuole.

Le Classi IIIAC, IIIAE, IIIBM, IIIAM, accompagnate dalle loro docenti Prof.ssa Enrica Bagna, Prof.ssa Paola Coggiola, Prof.ssa Mariella Patrucco, Prof.ssa Marinella Saini, hanno seguito in diretta una interessante conferenza su Emergency, condotta dalla brillante e molto coinvolgente attrice Teresa Mannino, che ha saputo introdurre e intervistare i più significativi operatori di Emergency.

Il titolo della conferenza era emblematico “Nessuno escluso” per sottolineare la necessità di rendere tutti inclusi nei diritti, che sono la base che permette di vivere alle persone, ma dai quali ancora troppi sono lontani, emarginati, anche nelle più basilari necessità.

È stata presentata Emergency, organizzazione nata su iniziativa di Gino Strada per portare aiuto alle vittime di guerra nel 1994 e tutt’oggi sempre più attiva nelle drammatiche situazioni degli sbarchi in Sicilia, a Pozzallo, a Lampedusa, ad Augusta.

Oltre all’intervento di medici, mediatori culturali e giornalisti, è stato molto coinvolgente l’intervento di Cecilia Strada, la figlia, e di Gino Strada, il fondatore dell’organizzazione umanitaria.

Spesso i media propongono notizie che creano i problemi, poi di fatto diversi nella realtà: si parla di 1500 persone sbarcate suddivise in 8000 comuni, fuggite dalla guerra, dai bombardamenti, che non necessariamente si fermeranno in Italia e che hanno il diritto di vivere e cercare un’altra prospettiva.

Anche la solita notizia del fatto che i migranti portano malattie è totalmente inverosimile: arrivano e qui si ammalano per prodotti chimici e quindi viene contaminata la pelle; sono malati di denutrizione per il lungo viaggio o per il precedente periodo di detenzione in Libia, dove sono spesso stati torturati; hanno malattie indotte da posture disumane.

E per finire, contribuiscono con 8 miliardi di contributi fiscali all’anno per pensioni che non percepiranno, perché spesso torneranno nei loro paesi, quindi stanno pagando le nostre pensioni piuttosto che portare via lavori che nessuno farebbe al posto loro, alle loro condizioni e con le loro paghe.

Pochi video significativi hanno reso il discorso molto fluido senza cadere mai nel patetico o nello stucchevole.

L’esperienza ‒ che è piaciuta molto ‒ si ripeterà a novembre con l’ex giudice Gherardo Colombo, che intratterrà altri studenti su altri temi.