Concorso europeo:

I Giovani e le Scienze

Il progetto del Sobrero premiato dal Ministro

È stato il Ministro Giuseppe Valditara in persona, lo scorso 20 marzo, a consegnare il primo premio EUCYS (European Contest for Young Scientists 2023) a Pietro Ciceri (III Liceo Internazionale) e Noemia Pia (classe IV Chimica e Materiali). Gli studenti di via Candiani avranno l’onore di rappresentare l’Italia a Bruxelles dal 12 al 17 settembre alla finale europea della 34 edizione del concorso “I Giovani e le Scienze” bandito da FAST (Federazione Associazioni Scientifiche e Tecniche). Sono stati, inoltre, insigniti del “Diploma di menzione speciale della Società Chimica Italiana come miglior progetto nel campo delle discipline chimiche (pure e applicate)” e iscritti all’Albo delle Eccellenze del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

“NutriBean+ nuove farine proteiche e antiossidanti da ceci e soia per un sistema alimentare rispettoso dell’uomo e dell’ambiente”, questo il titolo del progetto selezionato da una giuria di oltre 40 esperti, esponenti del mondo dell’università e della ricerca. “NutriBean+ -spiegano Pietro e Noemi- consiste in una caratterizzazione varietale di cece e soia, di cui sono valutati i parametri produttivi, fisici, nutraceutici e nutrizionali. L’obiettivo della ricerca è quello di incentivare l’industria ed il consumatore ad adottare maggiormente queste colture, che sono più ecosostenibili in quanto necessitano di esigue quantità di fertilizzanti e hanno un bassissimo water and carbon footprint (impronta). Le possibili applicazioni dei legumi analizzati non si limitano alla filiera alimentare, ma possono essere utilizzati anche nell’ambito della produzione di integratori. Di particolare interesse è la scoperta delle importanti proprietà dei baccelli della soia, che vengono scartati alla raccolta, ma che hanno un elevatissimo apporto proteico ed attività antiossidante favorendo un’applicazione anche nella produzione di conservanti naturali”.

“Sono stati mesi di duro lavoro -continuano Pietro e Noemi- che ci hanno regalato insegnamenti di cui fare tesoro: il rigore scientifico e matematico alla base di un buon progetto di ricerca, la capacità di sintetizzare e rielaborare i risultati dei nostri studi e soprattutto la bellezza del confronto con studenti e giovani scienziati provenienti da tutto il mondo”.

“Il nostro progetto -commentano le tutor del progetto, prof. Elisabetta Gaita e Patrizia Cascio- incarna lo spirito del concorso, ovvero sviluppare la creatività dei ragazzi, avvicinarli alla ricerca e favorire la consapevolezza della sua importanza già a partire dalla scuola secondaria, di qui la scelta di un progetto sperimentale, che è ancora in via di sviluppo. Un aspetto particolarmente interessante è la natura interdisciplinare e “interistituzionale” del nostro team di lavoro, del quale fanno parte anche la prof.ssa Nadia Semino e lo studente Davide Lolla dell’Istituto Marconi di Tortona, la cui collaborazione ha rappresentato per noi un significativo valore aggiunto”.

I nostri ragazzi -conclude il dirigente Riccardo Rota- hanno dimostrato di possedere una vasta gamma di competenze specifiche e trasversali, che spaziano dal sapere tecnico-scientifico alle abilità comunicative nella lingua madre e in lingua straniera alla gestione efficiente di un team di lavoro, alla ricerca documentale e a alla produzione di materiale divulgativo accattivante ed efficace. L’eccellente risultato da loro conseguito è frutto di una preparazione a 360 gradi, di cui sono state artefici le loro tutor e, non ultimo, l’intero corpo docente, che permette ai nostri studenti di vivere esperienze di così ampio respiro e grande prestigio.

Concorso europeo:

I Giovani e le Scienze

È stato il Ministro Giuseppe Valditara in persona, lo scorso 20 marzo, a consegnare il primo premio EUCYS (European Contest for Young Scientists 2023) a Pietro Ciceri (III Liceo Internazionale) e Noemia Pia (classe IV Chimica e Materiali). Gli studenti di via Candiani avranno l’onore di rappresentare l’Italia a Bruxelles dal 12 al 17 settembre alla finale europea della 34 edizione del concorso “I Giovani e le Scienze” bandito da FAST (Federazione Associazioni Scientifiche e Tecniche). Sono stati, inoltre, insigniti del “Diploma di menzione speciale della Società Chimica Italiana come miglior progetto nel campo delle discipline chimiche (pure e applicate)” e iscritti all’Albo delle Eccellenze del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

“NutriBean+ nuove farine proteiche e antiossidanti da ceci e soia per un sistema alimentare rispettoso dell’uomo e dell’ambiente”, questo il titolo del progetto selezionato da una giuria di oltre 40 esperti, esponenti del mondo dell’università e della ricerca. “NutriBean+ -spiegano Pietro e Noemi- consiste in una caratterizzazione varietale di cece e soia, di cui sono valutati i parametri produttivi, fisici, nutraceutici e nutrizionali. L’obiettivo della ricerca è quello di incentivare l’industria ed il consumatore ad adottare maggiormente queste colture, che sono più ecosostenibili in quanto necessitano di esigue quantità di fertilizzanti e hanno un bassissimo water and carbon footprint (impronta). Le possibili applicazioni dei legumi analizzati non si limitano alla filiera alimentare, ma possono essere utilizzati anche nell’ambito della produzione di integratori. Di particolare interesse è la scoperta delle importanti proprietà dei baccelli della soia, che vengono scartati alla raccolta, ma che hanno un elevatissimo apporto proteico ed attività antiossidante favorendo un’applicazione anche nella produzione di conservanti naturali”.

“Sono stati mesi di duro lavoro -continuano Pietro e Noemi- che ci hanno regalato insegnamenti di cui fare tesoro: il rigore scientifico e matematico alla base di un buon progetto di ricerca, la capacità di sintetizzare e rielaborare i risultati dei nostri studi e soprattutto la bellezza del confronto con studenti e giovani scienziati provenienti da tutto il mondo”.

“Il nostro progetto -commentano le tutor del progetto, prof. Elisabetta Gaita e Patrizia Cascio- incarna lo spirito del concorso, ovvero sviluppare la creatività dei ragazzi, avvicinarli alla ricerca e favorire la consapevolezza della sua importanza già a partire dalla scuola secondaria, di qui la scelta di un progetto sperimentale, che è ancora in via di sviluppo. Un aspetto particolarmente interessante è la natura interdisciplinare e “interistituzionale” del nostro team di lavoro, del quale fanno parte anche la prof.ssa Nadia Semino e lo studente Davide Lolla dell’Istituto Marconi di Tortona, la cui collaborazione ha rappresentato per noi un significativo valore aggiunto”.

I nostri ragazzi -conclude il dirigente Riccardo Rota- hanno dimostrato di possedere una vasta gamma di competenze specifiche e trasversali, che spaziano dal sapere tecnico-scientifico alle abilità comunicative nella lingua madre e in lingua straniera alla gestione efficiente di un team di lavoro, alla ricerca documentale e a alla produzione di materiale divulgativo accattivante ed efficace. L’eccellente risultato da loro conseguito è frutto di una preparazione a 360 gradi, di cui sono state artefici le loro tutor e, non ultimo, l’intero corpo docente, che permette ai nostri studenti di vivere esperienze di così ampio respiro e grande prestigio.