“La Specialista -commenta la coordinatrice del progetto prof.ssa Anna Chiara Arecchi- ha stimolato l’uditorio delle ragazze e dei ragazzi a definire il compito di un Medico specialista di Urologia, quale chirurgo dell’apparato urogenitale e quindi non solo un medico esclusivamente dedicato agli uomini. È strano a dirlo, ma non per tutti è così chiaro quale sia il campo d’azione clinica di un Urologo”.

La lezione/dibattito è proseguita con una disamina approfondita della struttura dell’apparato urogenitale maschile e una analisi fisiopatologica delle principali problematiche dell’età adolescenziale, ma non solo. La Dottoressa ha spiegato l’importanza di una buona azione preventiva, mentre per le ragazze è naturale all’affacciarsi della pubertà recarsi ad un controllo ginecologico, per i ragazzi, purtroppo, molto meno.

“Un tempo, -osserva Cavallone- per via della Leva obbligatoria, c’era uno screening della popolazione maschile che adesso spesso viene a mancare quasi totalmente: proprio nell’età della pubertà possano spesso insorgere alcune patologie, come il Varicocele, tra l’altro spesso asintomatiche e che, se precocemente diagnosticate e curate, possono guarire facilmente e senza conseguenze gravi secondarie”.

Largo spazio è stato lasciato alle domande e curiosità degli studenti, alcuni dei quali motivati in prima persona alla futura carriera del Medico.

“Ringraziamo vivamente la preparatissima Dottoressa Barbara Cavallone -conclude il dirigente Riccardo Rota- e il suo Reparto di Urologia nella persona del suo Primario, il Dr. Armando Serao”.